24/12/11

Quasi arrivati

Come andarsene senza rimanere invischiati?
Continuando a grattarsi il naso, LaRé si guardò in giro e di colpo notò una tazza dorata alta e con intarsi di pietre blu.
Era in un posto lontano, proprio in cima alla credenza e semisepolta da altre tazze e tazzine che cercavano di confondersi con lei. Ma era proprio dorat ae brillava ciononostante !!!E quegli intarsi di pietre blu le dicevano che il bicchiere avrebbe potuto aiutare tutti loro.
LaRé calcolò il tragitto e si lanciò.... un salto sul divano, uno sul tavolo di cucina, uno sulla sedia e ... ecco di colpo era sotto la credenza.
Ma il bicchiere era ancora troppo in alto, accidenti.
Allora le venne un'idea: appoggiò delicatamente (non troppo) una zampina sul pavimento che come ricorderete era ricoperto di bavina scivolosa.E si sporcò giusto quel tanto da essere anche lei appiccicosa.
Così cominciò a scalare la credenza. Pian piano, con qualche scivolatina ogni tanto.
E finalmente eccola in cima. Pian piano tolse dalle tasche le pietre blu (si, le tasche, non crederete che la rana se ne vada in giro "biotta"! più precisamente indossava un completo sportivo con pantaloni in velluto a righine e maglioncino shetland, un po' pungente ma certamente caldo) .
Insomma, era in cima, ma ancora non sapeva come fare con le pietre blu.
(qui andiamo avanti anche qualche giorno dopo Natale... ma ormai le storie hanno la tendenza a procedere per proprio conto, come sapete :-)
(Buona vigilia :-)

Verso la cima

La lumaca dei piani alti in quei giorni era indaffaratissima a preparare il suo famoso sciroppo contro la tosse, e quindi osservava preoccupata tutto quel gruppo di RGGG pensando a quanto tempo le avrebbero fatto perdere, lei che notoriamente era una che se la sbrigava.... con calma.
Poi questi qui volevano raggiungere la CIMA dell'albero nero! Che sventati!
Scosse la sua sciarpa colorata e si dissé: Vebbé, offriamogli almeno una tazza di tisana (la gallina sembrava malaticcia e il gatto continuava a starnutire) e poi vediamo come farli desistere dal loro piano".
Così invitò tutti nel suo attico del 73esimo piano (al 72 era andata a raccogliere ingredienti per lo sciroppo) fornito di tutte le comodità.
L'unico problema, si disse la rana LaRe, era che quel posto era scivolosissimo!
Che delle lumache si sa che lasciano in giro una bavina (direbbe il mio nipotino) trasparente e vischiosa,che va bene per la tosse ma non per camminare...
Per fortuna c'era Gomitolo, che si lanciò di traverso tra la porta e il divano e così tutti riuscirono ad accomodarsi.
E la lumaca iniziò la cantilena di desistemento: che non vale la pena. Che la cima è freddissima e che non si vede nulla. Che delle pietre rosse e blu nessuno sapeva cosa farsene. E che comunque Vista Lucida e Brillante non li vedeva più.
Insomma, una vera cantilena scoraggiante, servita con il té e i biscotti allo zenzero, che peraltro alla gallina piacevano moltissimo, e a quelli alla cannella di cui Arizé era ultragoloso.

LaRé si gratto il naso (ce l'ha il naso, ce l'ha) e pensò che quel té era un po' vischioso, come tutta la stanza e tutta la cantilena.
Bisognava proprio uscire di lì e in frettissima!