06/12/13

Un topo è passato di corsa sui miei piedi

Disse sgomenta Sfirziola! Come? Sfirziola? Si. Proprio lei. Intanto che Irandui scendeva dal treno. E lei scaricava le valigie, i sacchetti di biglie (23 - sacchetti - per la precisione) e la sua pentola preferita. Proprio mentre stava scendendo dal treno erano le 100 - 63 =37 per i conti di Silvante. E il topino era sgusciato tra i piedi di Sfirziola. Poi sparito.
Già pensò Iorandui. Ancora immerso nel color lilla chiaro chiaro che aveva visto verso ovest. 
Quel topo aveva proprio l'abitudine di sparire.
Entrarono a casa di Silvante.
Leggero come uno spiffero di primavera Iorandui. A suon di pentole e biglie rotolanti, Sfirziola.
Silvante si nascose benissimo. Che come si nascondeva lui-lei, nessuno lo-a poteva battere. Ma Sfirziola non si preoccupò e cominciò a preparare la cena. Intanto che Iorandui faceva solletico agli elleboro. Che risero talmente da diventare rosa-rossastro per cinque minuti.
Silvante non aveva assolutamente fame. Pensò. Proprio nemmeno una briciola di fame. Che aveva fatto un'ottima colazione e un ancor miglior pranzo. E pure la merenda.
Dunque dal suo nascondiglio si mise a dormicchiare. Intanto che Sfirziola preparava con cautela lasagne AntanTes al  profumo di funghi . Un ottimo profumo di funghi :-)