07/12/11

Appena in tempo

Il gomitolo fece un saltello. La gallina si fermò. Il gatto si zittì.
Perché nel bosco del disegno di Tom, c'erano degli alberi straordinari. Non si vedevano subito, solo dopo una camminata lunga come da qui a là.
Il primo era minuscolo, alto come tre noci. Era completamente dorato e luccicava di pietre rosse.
Il secondo era alto abbastanza ma non troppo. Era tutto argentato e luccicava di pietre blu. Il terzo era alto, anzi altissimo. Nero come il carbone, non se ne vedeva la cima, ma spiando verso l'altro si intuiva il brillare di un'unica pietra color della luna.

I nostri G and G e G osservavano a bocca aperta. Anche il gomitolo, sì. Che aveva voglia di vedere da vicino la pietre di luna. Allora cominciò a saltellare sui rami neri anzi nerissimi. E la gallina saltellò sui fili tesi tra i rami.
Ma il gatto non si fidava. Quell'albero gli pareva troppo serio.
Si accovacciò accanto all'albero d'oro e iniziò a fare le fusa. Rrronn-Rrrooon- Rrronn-Rrrooon- Rrronn-Rrrooon-
L'albero argentato chiuse gli occhi.
L'albero nero come il carbone invece si svegliò di colpo.
E vide che esattamente tra il suo 16mo e 18mo ramo c'erano due esseri strani che lo solleticavano.
Iniziò a ridere e ridendo si scrollò.
Così la luce della pietra si inclinò e il gomitolo e la gallina videro oltre al bosco.

Una casa, una finestra, un bambino e un padre.
Che diceva esattamente così.

"Se osservi il bosco dall'alto dell'albero nerissimo. Portando con te una pietra rossa e due pietre blu. Vedrai il tesoro che tutti cercano. E che si trova esattamente ad un palmo di naso".