10/12/13

La regina delle rane

Quando ero piccola avevo quattro grandi libri di fiabe. A dire il vero ce li ho ancora, un po' invecchiati e con qualche macchia. Copertina color celestino, rilegati dopo che erano stati comprati settimana per settimana i fascicoli di "tutte le fiabe del mondo". Erano (sono) decorati benissimo, con immagini che ancora accompagnano i miei ricordi di questo o quel racconto. Una fiaba cinese (orientale) mi piaceva in particolare, quella del "giovane signor Lu" (penso l'antesignano di Iorandui). Altre naturalmente, e fra queste, quella della regina delle rane. Mi piaceva, di questa, soprattutto l'inizio. Dei tre figli che devono partire per la solita eredità del padre che sarà data a chi porterà (un tesoro, una sposa, un cavallo, etc.) . E lanciano la piuma, ciascuno. E una va a destra, una va a sinistra e una ... giravolta giravolta e poi finisce per terra proprio davanti al malcapitato giovane. Che è costretto a chinarsi verso la terrra e così scopre una piccola galleria e poi e poi ... incontra la Regina delle rane (poi naturalmente tutta la storia finisce bene, che lui trova la principessa, che lei è così leggera da vincere le gare, e poi si sposano, insomma).
Allora la volete conoscere questa regina? Visto che il topino è andato a prenderla?

Sono un po' emozionata perché è la prima volta che la incontro.
E Silvante non sa bene se deve contare o scontare (nel senso di contare all'indietro, che, detto per inciso, è un bel modo di governare lo stress).
Iorandui è sempre a pesca. Sfirziola lava i piatti e sembra non essersi accorta di nulla.
Allora mi siedo accanto a Silvante, il topino e la regina.
Cra, dice.
Cra.
Cra.
Cra.

E poi chiede. Ma tu lo sai come si prepara la gelatina di mele cotogne?
No, accidenti, non lo so proprio. E nemmeno Silvante.
E come si prepara il pan pepato?
Nemmeno questo, accidenti. Neanche il topino
E come si fanno i biscotti allo zenzero?
Nemmeno, nemmeno. Nessuno lo sa.

Bene allora preparatevi, che siete quasi pronti - dice la Regina dele rane.
Pronti a che? Pronti a cosa?
Su, forza, forza, tirate forte un respiro e dite trentatrè.
Ma non siamo dal dottore, protestò Silvante!
Ma non siamo mica pronti! disse il topino.
Io non dissi nulla, che se no non riesco a scrivere in contemporanea (ci ho i miei anni, ci ho)
 In ogni caso "trentatrè" dissero il topino, silvante e la regina delle rane, all'unisono (bellissima parola vero?).
E così si ritrovarono nella casella dell'11 dicembre. Ma ancora non ve la posso raccontare :-)