05/12/13

Il ritorno

Iorandui (si, proprio lui, per chi lo conosce-va) se ne sta seduto sul treno. Sessanta chilometri esatti  mancano ancora per arrivare a destinazione. E il treno va a una velocità (una lentità diremmo) di  dieci chilometri all'ora. Dunque ha tutto il tempo di pensare, il nostro elfolletto. Sono passati... vediamo... Parrebbe dal 31 marzo 2006 che non si ripresenta. Dunque più di sette anni. Era tempo.
È che aveva perso l'entusiasmo delle stranezze. E si era messo a far cose tutte in fila e regolari. Un, due tre. Come contare anche se non erano conti. Qualcuno gli aveva detto di smetterla di saltellare qua e là? No. Solo a lui non veniva più così bene. Allora era andato nel paese delle cose che si scordano, per non pensarci più. Ci era riuscito quasi benissimo.
Poi c'è questo Silvante che non si decide se è una lui o una lei. E che ogni giorno guarda un topino per capire dove sparisce.  E non ci riesce.  Intanto lucida pomi d'ottone e sveglia delicatamente fiori di elleboro. Mmh. Si  è proprio ora di tornare. Abbiate pazienza però. Sua maestà il treno ha una certa lentità. :-)